E’ MORTO ANDREA BARTALI

LUTTO

MONTEFANO(MC).- Nelle Marche dove risiedeva da alcuni anni, è morto questa notte Andrea Bartali. Era il primo genito del grande Gino Bartali e della signora Adriana ed era stato lui a raccogliere le confidenze del padre sull’attività svolta per salvare la vita a tanti ebrei innocenti durante la Seconda Guerra Mondiale, confidenze raccolte con la promessa di non farne parola finché papà Gino era in vita.

I funerali di Andrea si svolgeranno domani alle 10.30 nella Chiesa San Donato di Montefano, in provincia di Macerata, dove Andrea viveva da qualche anno. A dare l’annuncio sono state le figlie Gioia e Stella, alle quali va l’abbraccio affettuoso di tutto il mondo del ciclismo.

È una giornata triste per gli appassionati di ciclismo e per chi, in questi ultimi anni, aveva preso a cuore la storia di Ginettaccio, anche nelle sue pieghe extrasportive. E cioè lo straordinario contributo profuso dal ciclista di Ponte a Ema per offrire salvezza (e in alcuni casi anche rifugio) agli ebrei perseguitati dal nazifascismo. Un impegno, quello di Andrea, forte, iniziato nella primavera del 2010. Una pratica quella dello Yad Vashem ancora aperta, da riempire con testimonianze inedite che accertassero le imprese di Gino nei mesi più bui. Un percorso che è stato possibile colmare gradualmente, con la collaborazione in particolare di Andrea e di Sara Funaro, psicologa e oggi assessore del Comune di Firenze. Un lavoro intenso, fino alla proclamazione da parte del Memoriale di Gerusalemme, arrivata alcuni anni fa: dal settembre del 2013 Gino Bartali è un “Giusto”.                               A.Mann.