LA TOSCANA AI TRICOLORI GIOVANILI SU PISTA – UN ORO, DUE ARGENTI E DUE BRONZI

Il Titolo Italiano ad Alessia Paccalini e Serena Semoli

San Giovanni al Natisone(Ud),3 settembre 2020 – Si sono conclusi sulla pista friulana di San Giovanni al Natisone i Campionati Italiani Giovanili di ciclismo. Per la Toscana guidata dal tecnico regionale Antonio Fanelli un ottimo bilancio con una medaglia d’oro, due d’argento e due di bronzo a ripagare gli sforzi, l’impegno e la passione verso questa specialità, da parte delle società, dei dirigenti ed in primis degli atleti e atlete. La medaglia d’oro è arrivata grazie proprio a due giovani esponenti del ciclismo toscano, le allieve Alessia Paccalini e Serena Semoli, esponenti dell’Olimpia Valdarnese di Montevarchi, che si sono imposte nella prova della velocità a squadre con una bella prestazione. I due argenti frutto delle belle prove offerte nell’omnium dall’esordiente pistoiese Damiano Petri, quattordicenne della Fosco Bessi di Calenzano, e dal terzetto degli allievi formato da Niccolò Sitera, Riccardo Lorello e Filippo Ricci, i primi due della Fosco Bessi, l’altro della Speedy Bike di Capezzano Pianore, nella velocità a squadre alle spalle dell’Emilia Romagna. Infine dalla rassegna tricolore in Friuli le due medaglie di bronzo per la Toscana ottenute dalla fiorentina Emma Meucci del Team Zhiraf Guerciotti e da Lorenzo Conforti, allievi della Iperfinish e già campione toscano a cronometro.

C’è gioia e soddisfazione dell’intera Toscana per gli ultimi risultati ottenuti dalla rappresentativa regionale ai Campionati Italiani Giovanili 2020 in Friuli. Qui l’ultimo traguardo raggiunto da un gruppo che si è impegnato tantissimo, parliamo dei Centri di Specializzazione di Firenze e di San Vincenzo, delle due società che gestiscono l’attività. E qui il discorso si allarga investendo l’’impegno del Comitato Regionale Toscana presieduto da Giacomo Bacci e che ha nel vice Giancarlo Del Balio uno dei dirigenti che si è speso molto per il rilancio della pista, nella Fosco Bessi di Calenzano che cura l’attività al Velodromo Enzo Sacchi di Firenze grazie anche alla collaborazione del Club Sportivo Firenze, ed ancora la Struttura Tecnica Regionale. Ci sono poi il tecnico regionale Antonio Fanelli, tutti i dirigenti che hanno lavorato all’organizzazione dell’attività anche in un periodo così difficile e complicato come quello trascorso, quelle società con i loro dirigenti, i direttori sportivi e naturalmente gli atleti al quale spetta un riconoscimento particolare, perché hanno frequentato nonostante tutto l’attività su pista e continuano a farlo. Sarebbe importante in futuro, vedere altre società, altri atleti ed altri tecnici fare altrettanto.

“Un bel bilancio – ha affermato Marco Buggiani, responsabile della Struttura Tecnica Regionale Strada e Pista – sia gli uomini che le donne sono stati bravi, hanno saputo adattarsi ed hanno espresso il meglio di loro stessi sulla pista friulana. Naturalmente il loro impegno è quello di progredire ancora, continuando l’attività su pista davvero importante per la loro crescita sul piano tecnico. Un grazie a tutti, e naturalmente al tecnico responsabile Fanelli, alle società, ai loro direttori sportivi ed ai genitori dei ragazzi e delle ragazze presenti in questa trasferta tricolore”.

Per le statistiche sono ormai 5 anni consecutivi che la Toscana riesce a raggiungere la medaglia più pregiata.

Dopo la conclusione del tricolore in Friuli le parole anche di Saverio Metti della Fosco Bessi di Calenzano, Società che merita tanti complimenti per quanto ha fatto.

“Era il 4 giugno 2020 – dice Metti – quando si è riaperto il Centro della pista di Firenze post Covid-19. Dopo 7 giorni dall’uscita del protocollo della Federazione per il distanziamento sociale, ci siamo buttati in questa avventura, contro tante paure e reticenze, esclusivamente per dare una speranza a questi ragazzi di poter correre in bicicletta e magari rincorrere ognuno i propri sogni. Molti ci criticavano, ci dicevano parliamone nel 2021. Devo ringraziare il Club Sportivo che ci ha dato lo spazio, Marco Lapucci, Giancarlo Mengoni, Luca Becagli, Fausto Dainelli, lo staff della Fosco Bessi nessuno escluso, tutte le società e dirigenti che in quei giorni ci hanno aiutato nel trovare le combinazioni e i turni di allenamento. E grazie soprattutto ai ragazzi che hanno sopportato e accettato tutte le limitazioni imposte, soprattutto a coloro che purtroppo ahimè la legge dello sport non gli ha regalato soddisfazioni, ma a Firenze ne sono passati 114, con juniores, allievi, esordienti, i giovanissimi con Mario Cipollini e Daniele Bennati. Grazie a tutti, fare si può e modestamente la Fosco Bessi lo ha dimostrato”.

 

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