I BILANCI DELLE SOCIETA’ BUONA L’ANNATA DELLA MASTROMARCO SENSI NIBALI

Cinque vittorie e tanti piazzamenti nel 2018

MASTROMARCO(PT).- Il primo pensiero nel rivisitare l’annata 2018 della Mastromarco Sensi Nibali è per Michael Antonelli, tutt’ora in ospedale impegnato a vincere la gara più difficile dopo la tremenda caduta nella Firenze-Viareggio a metà agosto. Per la formazione under 23 del presidente Carlo Franceschi e del direttore sportivo Gabriele Balducci, una buona stagione con 5 vittorie (potevano essere almeno due o tre in più), 14 secondi posti ed altrettanti terzi. La vittoria più importante dei “Giovani Squali” quella di Paolo Baccio nel Trofeo Piva. Sul piano emozionale le due vittorie di Michele Corradini con la dedica al compagno Antonelli. L’atleta umbro è stato tra l’altro molto bravo anche nel Giro d’Italia, conquistando la maglia blu dell’Intergiro. La sua speranza quella di compiere il salto nei professionisti. Per Baccio oltre al successo in Veneto la conquista della maglia di Campione Toscano a cronometro e la maglia azzurra ai Giochi del Mediterraneo. Mirco Sartori ha vinto la Coppa del Grano e inoltre ha ottenuto due secondi posti e tre terzi posti. Chi è già sicuro del salto tra i pro nella Bardiani Csf, è invece Luca Covili, atleta dotato di fondo che ama la salita. Tommaso Fiaschi, ha il merito di avere regalato alla Mastromarco Sensi Nibali la “corsa di casa” di Poggio alla Cavalla nel giorno di Pasquetta. In questa stagione sono saliti sul podio anche Filippo Magli, Giuseppe La Terra, Niccolò Ferri e Federico Rosati grazie ai vari piazzamenti ottenuti.

“Voglio ringraziare atleti, staff tecnico, collaboratori e sponsor senza i quali non sarebbe possibile mandare avanti il progetto – dice il direttore sportivo Gabriele Balducci -. Grazie al presidente Carlo Franceschi per la fiducia nei miei confronti. E’ stata una stagione abbastanza buona quanto ai risultati ottenuti, grazie alla buona continuità che la squadra ha saputo offrire da fine febbraio a ottobre, sinonimo di impegno da parte dei ragazzi e di qualità del lavoro svolto”.

ANTONIO MANNORI