FRANCO VITA 85 ANNI E NON SENTIRLI

IL PERSONAGGIO

Dal 1975 con la Nazionale azzurra al mondiale

BERGEN.- Sull’aereo che dalla Malpensa ha volato verso la Norvegia, assieme alla squadra azzurra professionisti, c’era ancora una volta Franco Vita, originario di Vecchiano dove tuttora risiede. Dal 1975 (primo mondiale con il compianto Alfredo Martini alla guida della Nazionale), Franco Vita non ha perso un mondiale nel suo ruolo come dire, di factotum della Nazionale Italiana. Fra una dozzina di giorni, martedì 3 ottobre per la precisione saranno 85 primavere per questa straordinaria persona che da quasi mezzo secolo è vicino alla nazionale.

Per 46 anni, lui autista impareggiabile, ha avuto accanto Alfredo Martini che lo portò nel ciclismo quando Alfredo era direttore sportivo al gruppo sportivo Ferretti di Capannoli (Pisa). Dopo Martini ha continuato a guidare l’ammiraglia anche con gli altri “cittì” Antonio Fusi, Franco Ballerini, Paolo Bettini e ora Davide Cassani. E’ chiaro che il suo ruolo oggi è diverso, complice l’età, anche se gli 85 anni gli porta magnificamente, ma la sua presenza nel gruppo azzurro in occasione dei mondiali (dal 1975 non ne ha perso uno) è preziosa, per il c.t. Cassani e per i corridori. Una persona che non ama la celebrità, modesto, stimato da tutti, in una parola una persona garbata e perbene. In quasi 50 anni quanti campioni ha visto crescere ed affermarsi, quante emozioni ha vissuto con la tuta della Nazionale Italiana. E’ stato direttore sportivo oltre 50 anni fa della società Vecchianese, poi meccanico alla Ferretti con Alfredo Martini che era il direttore sportivo, per poi diventarne il suo autista, la sua ombra, quando nel 1975 Alfredo divenne commissario tecnico della Nazionale, incarico ricoperto per 23 anni. Ma Franco Vita ha continuato anche dopo il suo fraterno rapporto con Alfredo Martini fino alla morte di quest’ultimo il 25 agosto 2014, accompagnandolo in giro per l’Italia, in quel ruolo di impareggiabile ambasciatore del ciclismo, a chiudere una straordinaria carriera.
Antonio Mannori