MARTIN SVRCEK FIRMA LA PRIMA PER IL TEAM FRANCO BALLERINI

Una vittoria con dedica, la prima della stagione per il Team Franco Ballerini ottenuta dal forte e promettente slovacco Martin Svrcek. L’atleta guidato dai tecnici Bardelli e Francesconi, l’ha conquistata nella “Giornata Azzurra” di Pasquetta sulle strade umbre a Castiglion della Valle in provincia di Perugia regolando in volata tre compagni di fuga con i quali aveva preso il largo nel corso dell’ultimo giro. Dopo il terzo posto nella cronometro di San Benedetto del Tronto ed il secondo sul circuito di Calenzano superato nello sprint da Russo, è arrivato il successo.

“Una vittoria – dice il Ds Bardelli – che vogliamo dedicare alla Vini Zabù che sta attraversando un momento delicato, per il caso di doping di Matteo De Bonis, al team manager Angelo Citracca ed al direttore sportivo Luca Scinto, amareggiati e affranti per quanto successo. Martin ha dimostrato il suo valore, è un atleta da seguire con interesse che ha iniziato veramente forte la stagione 2021”. Lo slovacco, che a inizio corsa aveva dovuto cambiare la bici per un problema meccanico, ha attaccato nell’ultimo giro in compagnia di altri tre corridori.

“E’ una vittoria bellissima, la prima con questa maglia – ha affermato Svrcek – ci ho provato tante volte in questo primo mese di corse e finalmente l’ho raggiunta. Un grazie ai miei compagni di squadra che mi hanno assistito fin dalle prime battute della corsa, ai direttori sportivi Bardelli e Francesconi e al presidente Franco Miniati che mi hanno accolto in Italia e che mi stanno facendo sentire come a casa”.

Il successo di Svrcek riporta alla mente le prodezze ottenute l’anno scorso da un altro atleta juniors straniero Andrii Ponomar.

“Ho lavorato con Martin per far capire come si corre in Italia; a livello juniores Svrcek è forse più forte anche di Ponomar. La squadra in Umbria è stata speciale con un lavoro perfetto, voglio ringraziare tutti i miei giovani e premiarli per la dedizione alla causa e per un successo davvero bello ed importante”.

Antonio Mannori