LUCCA RENDE ONORE A MICHELA FANINI- AL SUO NOME VERRA’ INTITOLATA UNA PISTA CICLABILE

LA CERIMONIA

LUCCA.- Anche la città di Lucca ha deciso di rendere onore a Michela Fanini, la campionessa di ciclismo prematuramente scomparsa all’età di 21 anni in seguito ad un tragico incidente stradale. A lei verrà intitolata la pista ciclabile che costeggia Viale Castruccio Castracani, una delle arterie più importanti della città. L’annuncio è stato dato direttamente dal Sindaco Alessandro Tambellini durante la presentazione del Giro della Toscana Internazionale Femminile edizione 2017.


“Non potevamo non rendere omaggio ad una nostra concittadina (Michela era nata a Lucca nel 1973) – ha sottolineato lo stesso primo cittadino – che grazie alle sue straordinarie imprese aveva ed ha contribuito a divulgare il nome di Lucca nel mondo. La decisione era stata presa da tempo; ora siamo in grado di trasformare questa volontà in qualcosa di concreto”.
La cerimonia di intestazione della pista ciclabile si terrà pochi minuti prima della partenza dell’ultima tappa del “Toscana” (il 10 settembre prossimo). Le “girine” partiranno dal Caffè delle Mura (ore 12.45) per effettuare un breve trasferimento fino a Viale Castracani dove (intorno alle 13) tutta la carovana (300 persone fra atlete, tecnici, dirigenti e organizzazione) si fermerà per applaudire all’iniziativa.

“A nome mio e di tutta la famiglia – ha aggiunto Brunello Fanini, papà di Michela e organizzatore della corsa ciclistica – voglio porgere il più sentito ringraziamento al Sindaco Tambellini e a tutta l’amministrazione comunale per questo regalo che ci ha fatto. Ancora una volta il nome e il ricordo delle gesta di Michela resteranno indelebili nella mente della gente”. La pista ciclabile nel nome di Michela Fanini si aggiunge alla piazza centrale di Segromigno, quella di Paganico (Grosseto) e di Campi Bisenzio (Firenze), una pista ciclabile a Lunata (Lucca), a Torre del Lago e a Cervia (Ravenna), il ciclodromo a Vaiano di Prato e le vie a Mozambano (Mantova) e a Crocetta del Montello (Treviso).
ANTONIO MANNORI